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Less Is More

Germania 1947. Ludwig Mies van der Rohe conia l’espressione Less Is More, poco dopo Max Bill parla di “Gute Form” o good design, e Dieter Rams di “Weniger, aber besser” o “meno, ma meglio”.


Tutte queste espressioni coniate quasi negli stessi anni, riassumono perfettamente la tendenza già in essere dagli anni '30, la necessità di minimalismo e la volontà di liberarsi dal 'decoro' che ha caratterizzato gli anni '20. Non è solo un mero rifiuto dell’ornamento ma l'idea di ridurre l'oggetto alla sua essenza, alla perfetta aderenza tra forma e funzione.

Questa nuova coscienza non si manifesta solo nel design e l’architettura, anche nella grafica dove i font di scrittura a bastoni prendono il posto di quelli con le grazie.


Opulenza o complessità non sono più eleganti e lasciano spazio al Minimalismo.

Less Is More vale come: meno è più. Nel mondo del design assume il significato di meno segni più essenzialità, ma anche meno materia prima e più efficacia. Questo modo di concepire il design non è più una moda passeggera, e oggi dopo più di 70 anni, rimane una regola di ampio respiro, comune all’architettura, al design industriale fino alla moda e al tecnologico: Comme des Garcons, Jill Sanders e Apple sono esempi di successo e continuità.


Essenzialità è la cifra stilistica del design di Warli, il suo 'zeitgeist' che sin dalla sua origine, ha fatto proprio e sviluppato nel tempo.

Dal design dei pattern per i tappeti ai complementi, la riduzione dei segni, delle texture, la ricerca della modernità applicata alle tecniche di produzione è ciò che rende l’azienda riconoscibile da sempre.



La lanterna Twilight per interni ed esterni, uno dei best seller della collezione, è un perfetto esempio dell’efficacia dell’essenziale: una struttura sottile in acciaio che ospita una diffusore in vetro finemente lavorato a mano dalla forma curva e longilinea.


Less Is More è un modo d’essere. Less Is More è eleganza.



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